sabato 28 aprile 2007

I segreti del barbiere felice


Non è uno scherzo ma il serio commento di Scott Baradell, esperto di comunicazione, alla ricerca pubblicata l’11 aprile scorso sul Daily Express. Secondo il giornale inglese i barbieri e i parrucchieri sono i lavoratori più felici del mondo: più felici degli avvocati, dei dottori e di chi lavora nel marketing. Scusate la divagazione e l'immodesta citazione della categoria.

Scott Baradell: le sette regole per lavorare soddisfatti come un barbiere.

Essere se stessi. I barbieri sono di solito originali e sono incoraggiati a mostrare la propria personalità sul posto di lavoro. Anche nella comunicazione con i clienti possono essere se stessi. Sacrificare la propria personalità potrà servire a far carriera ma a scapito della propria felicità.

Essere creativi. Il barbiere è un lavoro creativo, alla scoperta di nuovi tagli e nuovi stili. Così, le aziende che investono sulla creatività e non sulla gerarchia tendono ad vere gli impiegati più felici. Sperimentare nuove cose è fondamentale.

Progetti a breve termine. I parrucchieri hanno più clienti al giorno che pagano e se ne vanno con un sorriso e un arrivederci. Missione compiuta. Darsi obiettivi quotidiani o a breve termine aiuta a rendere il proprio lavoro più soddisfacente. Datevi delle scadenze brevi.

Socializzazione. Il lavoro del barbiere è un lavoro sociale. Ore e ore a chiacchierare davanti allo specchio, con i colleghi o i clienti. Parlare e ascoltare riduce lo stress sul lavoro. Non siate pigri, parlate con i vostri colleghi e i vostri clienti! Più chiacchiere, meno e-mail.

Creare un network di relazioni. I clienti possono rimanere fedeli allo stesso parrucchiere per anni. Questi legami possono diventare molto personali e significativi, entrando con i racconti nella vita delle persone. Nel mondo degli affari troppa gente è timorosa nel formare amicizie reali ed oneste sviluppando una doppia personalità che induce infelicità sul lavoro.

Responsabilità individuale. Anche se lavorano per altri, i parrucchieri hanno un forte senso della proprietà del loro lavoro. Il loro successo dipende da loro.

I soldi non sono tutto. È raro che un parrucchiere diventi veramente ricco. Ma felice, questo sì. Fate il massimo che potete per aumentare le vostre entrate, ma non ragionate pensando unicamente ai soldi quando dovete prendere decisioni sulla carriera


Scott Baradell: Seven secrets to being as happy as a hairdresser
http://www.mpdailyfix.com/2007/04/seven_secrets_to_being_as_happ.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti prego di comunicare a Scott Baradell che Pontremoli è la città di barbieri e per barbieri, infatti i suoi 7 assunti per la felità qui sono diventati il verbo, infatti:
1) ESSERE SE STESSI - infatti in 17 anni abbiamo continuato a fare gli stessi errori dicendo o non dicendo, facendo o non facendo le stesse cose.
2) ESSERE CREATIVI - infatti siamo riusciti a creare non qualcosa dal nulla ma, spettacolo, il nulla da qualcosa.
3) PROGETTI A BREVE TERMINE - infatti in 17 anni non è arrivato a termine alcun progetto.
4) SOCIALIZZAZIONE - infatti abbimo permesso a uno di pensare e parlare per tutti e di ricostruire la "cortina" dividendoci in buoni e cattivi.
5) CREARE UNA RETE DI RELAZIONI - qua, più che una rete di relazioni, è stata creata un rete di "delazioni".
6)RESPONSABILITA' INDIVIDUALE - qui abbiamo superato noi stessi, scaricando sempre sugli altri le responsabilità nostre per ciò che abbiamo o non abbiamo fatto.
7) I SOLDI NON SONO TUTTO - infatti ci siamo permessi di svendere o regalare quel poco che avevamo, faccia compresa, per non parlare di altro..

Il Sig. Baradell qui sarà sempre il benvenuto, non dimentichiamoci che Pontremoli è la città dell'accoglienza.

Grazie dell'accoglienza e a presto

Anonimo ha detto...

Caro anonimo 1,
Sono d'accordo per i barbieri, ma mi sembra che Pontremoli sia diventata la città di elezione dei "duri e puri". Qui da noi adesso "ci contiamo". E' spettacolare pensare che da qui a un mese ognuno di noi "invisibili" sarà salutato da siderali distanze e omaggiato con i più sperticati salamelecchi da persone le più quasi sconosciute, quasi mai viste prima, se non casualmente incontrate - si sa, la città è piccola - per strada, in un bar, alla USL, dal medico (quasi tutti in lista !) o in qualche altro dei pochi posti dove il passaggio gomito a gomito è quasi inevitabile, persone che non sanno niente di te se non che voti e che quindi potresti votarle. Se poi pensiamo che, invidiosi di Villafranca, cerchiamo di eleggere un sindaco - persona conosciuta e veramente rispettabilissima - di Filattiera, che in liste varie si vedono più soprannomi che nomi, che - bontà loro - improvvisamente interessati delle nostre umili miserie appaiono o riappaiono persone residenti nei luoghi più lontani - ma qui su internet le distanze non esistono più - veramente mi sembra che dovrebbe essere arrivato il momento di farsi qualche domanda e darsi qualche risposta. E allora, da qui a un mese, cerchiamo veramente di farcela qualche domanda e se da solo ognuno di noi non riesce a darsi risposte, sia per vecchiaia, come me, sia per stanchezza, come me, sia per vigliaccheria, come me, sia per comodo, come me, sia perchè "vai avanti te che a me mi scappa da ridere", come me, forse uscendo un po a testa alta nella strada, forse guardando un po di più in faccia gli altri, forse cominciando a pensare che forse non è obbligatorio che domani sia peggio di oggi, che forse non è vero che "tanto sono tutti uguali e non cambia niente", che forse è meglio non dire "tanto perdiamo anche questa volta" ma che forse è meglio dire "io voglio contare" che non sentire dire a giurassici e quattrostagionici camaleonti "ci andiamo a contare così imparano questi qui che l'altra volta ci hanno presi per il ...". Ti lascio Barber Pompeo scusandomi per l'irruzione e con la speranza di poter avere la tua benevola comprensione per lo sfogo "giovanile"
Anonimo 1

Anonimo ha detto...

Caro anonimo 2 sono veramente d'accordo con te..ma è spettacolare vedere come questi "duri e puri" si vendano alla grande così i Socialisti,ma di quelli vecchi, sono al servigio di An, e fantastici Dc diventano arditi sinistrogeni, per non parlare di Milanesi trapiantati chissà dove, di medici che curaranno le malattie con ordini del giorno, di giovani che farebbero meglio a studiare a farsi un nome e non far diventare il nome di pontremoli più ridicolo di quello che è. Ho 18 anni ma a quanto mi dicono una volta Pontremoli era una bel paese, si mangiava un pò tutti e la gente in piazza si fermava a fare una chiacchiera con tutti. Ora viviamo in una città morta, la cui Agorà è solo per il povero parcheggiator Albertosi. Pontremoli può rinascere ma a patto che uno se ne vada...e a patto che i medici facciano i medici,e non i sindaci

Barbér Pompeo ha detto...

Gentili anonimi, vedo che l'umore non è quello dei giorni migliori. Ho molto apprezzato le vostre considerazioni pure se pervase da un senso di frustrazione e disincanto, uniti ad un impellente desiderio di autocoscienza. Quest'ultima rappresenta,non raramente,il primo passo sulla via della trasformazione della rivolta morale in rivolta politica ed è buon segno. Guardando un poco oltre gli attuali orizzonti. Credete forse che il contingente passaggio elettorale possa - di per sé e comunque vada - farci uscire da questo grigio lungo inverno pontremolese?
Cordialmente

Anonimo ha detto...

All'ultimo commento di barbér Pompeo:
la rivolta politica si fa tra la gente e a viso scoperto.....
Vi prego stop alla critica anonima all'amministrazione e alla politica pontremolesi senza parlare a voce alta;
vi prego stop alla cosiddetta "rivolta morale" molto casalinga.

Barbér Pompeo ha detto...

Gentile nuovo anonimo, la ringrazio del suo interesse ma la sua esortazione alla censura, a pochi giorni dal 25 aprile, appare francamente stonata, anacronistica e irricevibile. Comunque non tema, queste pagine sommesse non aspirano a fomentare rivolte ma solo a riconoscere le speranze.
Cordialmente

Anonimo ha detto...

altro anonimo....certamente pompeo...perchè è giusto così...andiamo a votare non convinti di perdere ma fiduciosi pensando che Sì ce la possiamo fare, tutti insieme...le speranze non muoiono, le rivolte si..noi ben pensanti lo sappiamo...

Anonimo ha detto...

Cari anonimi e barbieri...le parole, le polemiche e le lamentele (ahimè) si sprecano di questi giorni, così che in ogni pontremolese (razza lamentosa e pessimista come poche altre) ce n'è davvero per tutti: dunque ecco sul blog più amato dai pontremolesi un po' di lamentele fresche del primo week-end di campagna elettorale: ce n'è per quelli che hanno amministrato, perchè hanno amministrato male, ce n'è per quelli che non hanno amministrato, perchè avrebbero dovuto "non amministrare" meglio; ce n'è per quelli che si candidano ad amministrare, perchè era meglio se facevano il loro mestiere invece di volere amministrare; ce n'è per quelli che si sono messi in lista, perchè sicuramente hanno tutti dei secondi fini e quindi se ti salutano è meglio girarsi dall'altra parte; ce n'è per quelli che non si sono messi in lista, perchè era meglio se ci si mettevano così magari avevamo un buon motivo per non salutarli più; ce n'è per i vecchi, perchè è ora che si tolgano dalle palle, e ce n'è anche per i giovani, perchè era meglio se rimanevano a sbevazzare in qualche bar o a cercar lavoro altrove, tanto, proprio perché sono giovani, sono automaticamente buoni a nulla; ce n'è per quelli che non sono puri, perchè sono brutti e cattivi, e ce n'è anche per i puri, perchè (come diceva qualcuno...) c'è sempre uno (magari un anonimo blogger) più puro di loro che li epurerà...insomma, ce n'è davvero per tutti! Mi permetto in questo mare di polemiche, una piccola considerazione personale: ci sono quattro liste e 64 candidati. Come si è arrivati a questo punto lo sappiamo e non è il caso di rifare tutta la storia. Ogni lista ha le sue magagne e i suoi pregi, i suoi uomini vecchi ee i suoi uomini nuovi, come sempre succede. Io penso che sia comunque un fatto positivo che 64 persone (studenti e dottori, politici datati, nuove leve, donne, ecc.. ecc..) abbiano deciso di scendere in campo per Pontremoli, di metterci faccia, tempo e voglia (e quindi non solo interessi personali o voglia di protagonismo). Credo che sia un segnale importante e positivo, un segnale che la volontà di mettersi in gioco c’è, e c’è anche la voglia di dare qualcosa alla propria città.
Chi siano i buoni e chi i cattivi io non lo so. E non so neppure come andrà a finire, perché alla fine, per fortuna, lo deciderà ciascuno di noi a fine maggio. Credo solo, francamente, che non sia più il tempo della lamentela su ciò che è stato e (in anticipo) su ciò che inevitabilmente sarà. Credo sia l’ora, come dice il barbiere, di raccogliere ognuno le proprie speranze, e magari farne qualcosa di più…

(ps: una nota di colore:i quattro candidati frequentano tutti sicuramente poco la barberia: uno è superbarbuto e gli altri tre pare non ne abbiamo più bisogno....)

Anonimo ha detto...

in sintesi...tutti i giovani ubriaconi...ho 18 mai in un bar a parte qualche birra tra amici..meglio che essere a vent'anni dei voltagabbana prima partigiani e poi galoppini del gran nemico per la certezza di una poltrona..A LAVORARE!!!!spazio semmai a ai vari Lazzeroni e Bazzigalupi..gente coerente che si da da fare..e a gente con le palle perchè due non so se basteranno..e allora grandi Cocchi Gussoni Bussè Bissoli...poi ognuno voti e pensi come meglio crede