sabato 7 novembre 2009

Non cercare i maestri zen

Tu la conosci la storia del maestro zen e del bambino? C’è un bambino che per il suo quattordicesimo compleanno riceve un cavallo, e tutti nel villaggio dicono: “Che meraviglia, ha ricevuto un cavallo!”, e il maestro zen dice “Vedremo”. Due anni dopo cade da cavallo e si rompe una gamba, e al villaggio dicono:”E’ terribile, e il maestro zen dice:”Vedremo”. Poi scoppia la guerra e tutti i giovani devono andare a combattere tranne il ragazzo che ha la gamba ridotta male, e tutti al villaggio dicono: “Che meraviglia”… - E il maestro zen dice: “Vedremo”
P.S. Hoffman e Tom Hanks in La guerra di Charlie Wilson

Costruirono un muro, a separar le genti. Un grande simbolo di finta pace. Tutti piansero in quei giorni, e il maestro zen disse”Vedremo”. Dopo tanti anni e tanti sforzi il muro fu infine abbattuto. Tutti gridarono “Oh, meraviglia!”, ed il maestro zen disse “Vedremo”. Al posto di un muro ne edificaron mille. Muri fisici nei quartieri delle nostre città, muri mentali a proteggere le nostre indifferenze, muri navali a respingere i disperati del mare . Muri, muri e ancora muri. E mentre tutti volsero lo sguardo al maestro zen un giovane gli si avvicinò fiducioso a cercar conforto. Ed il maestro zen, respirando profondamente, alzò gli occhi al cielo, subito li riabbassò, allontanò le mani fino allora giunte e le dispose a taglio... e gliene diede tante... ma tante... ma tante...!
Morale: quand'è ora, vedi di darti da fare e lascia perdere i maestri zen.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche a Pontremoli costruirono un muro e lo chiamarono (anche lì i pontremolesi dimostrarono che quando vogliono sanno anche precorrere i tempi)"cortina". Al villaggio dissero: "che meraviglia" e il maestro Zen disse: "Vedremo". Un po di tempo dopo vennero i vecchi DC e il villaggio disse: "che meraviglia" e il maetro Zen disse: "vedremo". Poi venne Ferri e li mandò tutti a casa e il villaggio disse: "che meraviglia" e il maestro Zen disse: "vedremo". Dopo 17 anni il villaggio dicendo: "che meraviglia" mandò a casa Ferri e il maestro Zen disse: "vedremo". Mi sembra che il nostro, suppongo vecchio e sconsolato, oltre che, probabilmente, scoglionato, maestro Zen, stia di nuovo pensando di lasciare la filosofia Zen per passare alla antica disciplina Kun-fu o alla più moderna Kickboxing per vedere se quelli che sono venuti dopo Ferri, per passare dalla attuale contemplativa ed attendistica pace serafica ad una reale forma di amministrazione hanno bisogno di una piccola spinta. MA anche lui, temo, dopo l'adagio cinese "siediti sulla sponda e vedrai passare il cadavere del nemico" deve aver letto Paulo Coelho "sulla sponda del fiume Piedra (o Magra ?) mi sono seduta e ho pianto".

un elettore che ci credeva

Barbér Pompeo ha detto...

E' una storia suggestiva. Ma più che la "attuale contemplativa ed attendistica pace serafica" è stupefacente un'insolita, almeno nel mondo contemporaneo, allergia alla comunicazione. Una sorta di antistorica stranezza pontremolese.