sabato 5 maggio 2007

La città dei ponti tremolanti


Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
- Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? - chiede Kublai Kan.
- Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra - risponde
Marco, - ma dalla linea dell’arco che esse formano.
Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo.

Poi soggiunge: - Perché mi parli delle pietre?
È solo dell’arco che mi importa.
Polo risponde: - Senza pietre non c’è arco.
(I. Calvino, Le città invisibili)


Quelle importune mani che grattano via il bordo in sassi e vecchia malta del muretto del ponte della Crësa m’indispettiscono oltremodo. I ponti meritano rispetto. Ho sempre apprezzato l’ispirata idea dei nostri padri che hanno scelto una torre e un ponte a stemma della città. Una torre a difesa di una identità ed un ponte per aprirsi agli altri. Vitali entrambi.
Non sempre Pontremoli pone riguardo a questi significati. La rimozione è dietro l’angolo pronta anche ad insinuarsi tra le pieghe di una vicenda elettorale. Quattro liste si sono annunciate: un piccolo capolavoro di torri. Torri che difendono piccole identità e progetti di futuro appena abbozzati ma anche interessi di bottega, piccole carriere, varianti al piano regolatore, orgogli di partito, saghe familiari. Quanto affanno intorno a quelle torri: tutti a correre, a spingersi, a pestarsi i piedi. Alcuni, caduti nella zanella, sono a curarsi le ferite; altri, già rotolati nella scarpata, sono scomparsi alla vista.
In pochi si affannano invece alla manutenzione dei ponti. Non parlo dei ponti tra una lista e l’altra né di alleanze o ipocrite unità ma dei ponti assai più strategici tra la politica e la città, tra le istituzioni e i cittadini, tra i partiti e noi. Imperizie recenti, uso di materiali riciclati e di scarto, poca cura nel disegno, scarsa attenzione per la dinamica delle arcate ne hanno deteriorato l’equilibrio a tal punto che solo pochi hanno scelto di avventurarvisi, dissimulando i legittimi timori e incuranti del disgusto per le cattive compagnie. Perché questa città vuole comunque essere interpellata, interrogata, discussa, aprirsi non solo a maggio. Questa città sa che non potrà trovare o scegliere o assegnare ad altri la parte di pontiere scorrendo e selezionando i nomi di una lista elettorale. Questa città sa che la cura dei ponti resterà ancora una volta un compito non delegabile, un esercizio a cui tenere testa pur restando con inquietudine sottovento, per non nascondere più il silenzio nella chiacchiera.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Pompeo, anche stavolta hai detto una grande verità..non abbiamo più il rispetto per la nostra città, per i nostri simboli, per le nostre tradizioni...siamo tutti lì divisi in quelle torri all'interno delle quali ognuno cerca di costruirsi la propria..i ponti sono davvero il simbolo di un'apertura matura e consapevole, mano nella mano, da quelli in giacca in cravatta fino a quelli con gli scarponi, perchè in fondo quelli che l'hanno costruiti il doppiopetto non l'avevano di certo..proprio dal ponte verso le sette e mezzo, là tra lo Spiaggi e i Due Santi si vede il più bel tramonto....poi una notte stellata....e finalmente una nuova alba..un'alba Pontremolese, uguale per tutti...perchè al contrario quel ponte non è altro che un'enorme sorriso per troppo tempo divenuto un muso triste e affranto....
Con affetto

Anonimo ha detto...

Caro Pompeo bentornato e quanto bene bentornato. Questa allegoria dei ponti rimette le cose a posto, in tutti i sensi. L'altra settimana, complice l'uscita fresca delle liste, ha visto la bellezza di 9 interventi al tuo blog. Non immagino te, nè volglio immaginarti, ma immagino il tuo sorriso di soddisfazione nel vedere quanti cerchi nell'acqua sta facendo quel piccolo settimanale sassolino che tu butti giù dal ponte. Mi fa piacere leggerti, ammiro la cultura che emana da ogni parola che scrivi, la disincantata visione, certamente critica ma non faziosa, degli avvenimenti pontremolesi che fa da sfondo alle tue parole, ma, altrettanto apprezzo coloro che, direi, forse non sempre, ma spesso, intervengono con uno stile simile al tuo, un po snob, certamente confidenziale e soft. Penso che tu abbia raggiunto un bel risultato e fa piacere vedere che a Pontremoli ci sono persone che hanno fiducia e speranza nel domani. Continuiamo così e forse una nuova alba, come dice il tuo visitatore , arriverà presto.

Con stima e affetto

Visitatore 2

Barbér Pompeo ha detto...

Gentile visitatore 2, la ringrazio per il suo apprezzamento così come ringrazio tutti i visitatori di queste pagine virtuali per la loro sensibile attenzione ed i loro appassionati commenti. Ci aiutano a mantenere il contatto con il reale e a non smarrire la capacità di ascoltare.
Cordialmente