La vignetta di Brunelli, acuto e ironico come sempre, su Il Corriere Apuano di questa settimana. Ad un giornale che da cento anni rappresenta un pezzetto di questa terra che guarda al cielo, dedichiamo una poesia di Gianni Rodari.
Auguri!
Il cielo è di tutti
Qualcuno che la sa lunga
mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi,
di ogni occhio è il cielo intero.
È mio, quando lo guardo.
È del vecchio, del bambino,
del re, dell’ortolano,
del poeta, dello spazzino.
Non c’è povero tanto povero
che non ne sia il padrone.
Il coniglio spaurito
ne ha quanto il leone.
Il cielo è di tutti gli occhi,
ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera,
le stelle comete, il sole.
Ogni occhio si prende ogni cosa
e non manca mai niente:
chi guarda il cielo per ultimo
non lo trova meno splendente.
Spiegatemi voi dunque,
in prosa od in versetti
perché il cielo è uno solo
e la terra è tutta a pezzetti.
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