(da “Mille splendidi soli”di Khaled Hosseini)
Tanti auguri:
-alle Ricercatrici Associate nel campo delle Problematiche del Disagio Infantile e delle Relazioni Umane (altrimenti dette MAMME)
- alle madri che lo sanno, ci sono, consolano e piangono
- a quelle che lavano infelicità dai panni
- alle figlie che hanno imparato a camminare con le loro gambe
- a quelle che subiscono violenza quando si sottraggono a un possesso
- alle precarizzate dal lavoro
- a quelle che hanno mani che raccontano fatica
- alle immigrate che hanno occhi pieni di nostalgia e cuore pieno di speranza
- alle straniere in burka, in turban, in kefiah…
- a Aung San Suukyi, che vive reclusa nella sua casa di Rangoon dal 1969, simbolo di resistenza alla dittatura birmana
- alle donne prese di mira dalla compagnia di giro che rivendica un’etica pro-life, forse solo per raccoglier voti
- a Silvana soprattutto, che si è trovata la polizia in camera nel momento peggiore della sua vita
- alle donne del campo profughi del Darfur, a quelle di Ciudad Juarez, di Castiglione delle Stiviere e di qualunque luogo al mondo respiri la loro sofferenza
- a quelle venute dall'est a seguire i passi allentati di chi trascina una vita sfibrata
- a Donatella e Francesca per la loro “opera silenziosa e caparbia”
- al neonato Centro Donna in Lunigiana infine, un augurio particolare di buon cammino e di buon ascolto.
Auguri a tutte, cento volte.
(by Annacarla)
-alle Ricercatrici Associate nel campo delle Problematiche del Disagio Infantile e delle Relazioni Umane (altrimenti dette MAMME)
- alle madri che lo sanno, ci sono, consolano e piangono
- a quelle che lavano infelicità dai panni
- alle figlie che hanno imparato a camminare con le loro gambe
- a quelle che subiscono violenza quando si sottraggono a un possesso
- alle precarizzate dal lavoro
- a quelle che hanno mani che raccontano fatica
- alle immigrate che hanno occhi pieni di nostalgia e cuore pieno di speranza
- alle straniere in burka, in turban, in kefiah…
- a Aung San Suukyi, che vive reclusa nella sua casa di Rangoon dal 1969, simbolo di resistenza alla dittatura birmana
- alle donne prese di mira dalla compagnia di giro che rivendica un’etica pro-life, forse solo per raccoglier voti
- a Silvana soprattutto, che si è trovata la polizia in camera nel momento peggiore della sua vita
- alle donne del campo profughi del Darfur, a quelle di Ciudad Juarez, di Castiglione delle Stiviere e di qualunque luogo al mondo respiri la loro sofferenza
- a quelle venute dall'est a seguire i passi allentati di chi trascina una vita sfibrata
- a Donatella e Francesca per la loro “opera silenziosa e caparbia”
- al neonato Centro Donna in Lunigiana infine, un augurio particolare di buon cammino e di buon ascolto.
Auguri a tutte, cento volte.
(by Annacarla)
3 commenti:
…..e tanto auguri a me in quanto “semplicemente” donna ed in quanto tale, con amore e con intelligenza, equilibrista tra l’essere madre affettuosa e premurosa, moglie attenta, comprensiva ed appassionata, figlia presente , casalinga tuttofare, amica fidata, attivista sociale, libera professionista con una collaborazione che deve essere rinnovata ogni anno e che comunque, anche se rinnovata, qualcuno non manca di ricordare quotidianamente che, se non lo fai e se non lo fai bene, altre persone possono sostituirti.
Tanti auguri a me che in quanto donna ogni giorno tenta di essere tutte queste cose insieme, perché nonostante le giuste battaglie per le pari opportunità, si può e si deve fare ancora molta strada!
Osservatrice dal Campanone
Un augurio alla mia mamma che da equilibrista ha sempre saputo conciliare il ruolo di madre, figlia e moglie, un augurio a mia moglie che è l'angelo del nostro focolare senza alcun aiuto esterno da parte che dice che la famiglia deve essere sostenuta, un augurio a mia piccola che possa vivere in un mondo migliore rispetto a quello della sua mamma e delle sue nonne e bisnonne.
e tanti auguri alle madri che hanno insegnato alle loro figlie a camminare con le proprie gambe...
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