sabato 19 luglio 2008

Una piazza per Facio


"Amare la memoria è anche amare il futuro"
Lalla Romano

Questo pomeriggio a S.Agata di Esaro, sua città natale, ci sarà la cerimonia di intitolazione della piazza principale al comandante partigiano Dante Castellucci “Facio” (1920-1944), eroe della Resistenza.
Un saluto ed un abbraccio a tutti in quella piazza.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Pompeo,
in quanto ex garibaldino capisco che Facio e la sua storia siano di tuo interesse. Ma adesso basta. Basta ricordare queste figure di partigiani che combatterono per la libertà di questo disgraziato paese. Oggi, nella sonnecchiosa Pontremoli ma più in generale nel paese abbiamo bisogno di dialogo... Ricordare chi ha perso la vita per la libertà e per consentire a qualcuno di abusarne è scomodo e non conveniente. Rimuoviamo dalla storia queste figure romantiche che dividono e non uniscono e che potrebbero farci riflettere sulla pochezza del nostro presente.

PS: Spero che tu non voglia proporre l'intitolazione di una viuzza a Pontremoli alla fine di questo percorso di memoria.

Grazie per l'ospitalità.
Antonio

Anonimo ha detto...

Caro Antonio, se dovessimo dire basta a coloro che ieri hanno dato la vita per queta nostra Italia saremmo senza futuro. Facio non fu ucciso dal fuoco nemico ma da quello amico ed a tradimento. Poteva fuggire sai? Noon l'ha fatto, è rimasto lì ad attendere la sua morte insieme alla sua compagna Laura Seghettini. Ha avuto il coraggio di farsi uccidere perchè credeva nella giustizia. A sua madre, Arcuri Maria Concetta venne concessa la medaglia d'argento, quel giorno nel ritornare a casa la mise nel primo cassetto del comò e guardondomi mi disse:"Lo Stato pensa di ripagare in questo modo la morte di mio figlio, ma un domani la storia parlerà per lui e tu ci sarai"...A 64 anni dalla sua morte ho avuto l'onore di esserci e di poter parlare di questo zio che se pur non ho mai conosciuto è cresciuto insieme a me, ne sono orgogliosa! Carla Servidio (Nipote di Facio).

Anonimo ha detto...

Grazie Pompeo del post. La piazza che si vede nella foto è proprio quella che è stata intitolata a mio zio e, per l'occassione ho affrontato questo lungo viaggio. Ne è valsa la pena. Grazie. Carla Servidio

Barbér Pompeo ha detto...

Ciao Carla, grazie per la tua testimonianza.
Il commento di Antonio, ironico, era ovviamente diretto a coloro che troppo spesso ci invitano/inducono a non attardarci nel ricordo storico.
L´intitolazione di una via o una piazza sono uno dei modi possibili del ricordo.
Ricordo pero´ una leggenda ebraica secondo cui ci sono in ogni generazione 36 uomini giusti che con le loro buone azioni salvano l´umanita´. Sono a noi sconosciuti, del tutto anonimi e non hanno vie intitolate ne´ altri onori.
E´ triste pensare che spesso non siamo in grado di riconoscere gli uomini giusti.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con te. Infatti dopo tanti anni di mio zio viene fuori la verità, ma per uno su cui si fa luce chissà quanti sono nel buio. Voi a Pontremoli avete la tomba di mio zio, e noi a S.Agata una piazza. Mi sembra equa questa divisione. Due provincie lontane una dall'altra migliaia di chilometri eppure qualcosa li acomuna nello stesso sentimento. Questo per me è molto bello. Grazie. Carla