sabato 21 ottobre 2006
L'acqua dal cielo non basta più
Anche stamani per le barbe ho usato l'acqua Panna. Il gemito d'acqua che scendeva dal rubinetto aveva un colore improponibile, come spesso ormai succede. Ma non è sempre stato così. Ricordo bene, da ragazzo, l'acqua delle fontane di strada, prima che l'acqua in casa ci cambiasse al vita. Lo so, tendiamo tutti a enfatizzare le esperienze giovanili così che quando avevamo vent'anni pure l'acqua aveva un altro sapore, come ogni altra cosa, compresa la frutta rubata negli orti o i gelati del gelataio ambulante che passava il pomeriggio col carretto a pedali. Eppure oggi l'acqua pulita e chiara è una speranza vana, in questo paese che vive tra due fiumi, all'incrocio di lunghe valli montane cosparse di sorgenti e zampilli. Ho letto che l'acqua è un bene di tutti e che il diritto all'acqua è fondamentale. Perché allora comprarla al Conad? Son indeciso, se scavarmi un pozzo nell'orto o suggerire una nuova spedizione dei mille per la conquista del diritto all'acqua.
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