
Anche stamani per le barbe ho usato l'acqua Panna. Il gemito d'acqua che scendeva dal rubinetto aveva un colore improponibile, come spesso ormai succede. Ma non è sempre stato così. Ricordo bene, da ragazzo, l'acqua delle fontane di strada, prima che l'acqua in casa ci cambiasse al vita. Lo so, tendiamo tutti a enfatizzare le esperienze giovanili così che quando avevamo vent'anni pure l'acqua aveva un altro sapore, come ogni altra cosa, compresa la frutta rubata negli orti o i gelati del gelataio ambulante che passava il pomeriggio col carretto a pedali. Eppure oggi l'acqua pulita e chiara è una speranza vana, in questo paese che vive tra due fiumi, all'incrocio di lunghe valli montane cosparse di sorgenti e zampilli. Ho letto che l'acqua è un bene di tutti e che il diritto all'acqua è fondamentale. Perché allora comprarla al Conad? Son indeciso, se scavarmi un pozzo nell'orto o suggerire una nuova spedizione dei mille per la conquista del diritto all'acqua.
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