sabato 15 settembre 2007

La campanella suona per tutti

La scuola è come le stagioni, gira in tondo:
prima nascono le foglie, poi crescono, poi invecchiano e cadono,
poi riappaiono le gemme.
D. Starnone (Ex cattedra e altre storie di scuola)

Domenica 15 luglio, ero anch’io in Piazza della Repubblica per il 55° premio Bancarella. Invitato per la premiazione, era sul palco il Ministro della Pubblica Istruzione, On. Fioroni. Un breve discorso, naturalmente per ribadire l'importanza del libro e del leggere a scuola. E’ vero, a scuola si legge poco. Le conoscenze e le idee che la lettura trasmette passano oggi in secondo piano, schiacciate da altre priorità, da valori veicolati da altri canali comunicativi. Il Ministro ha parlato di una vera e propria emergenza scuola. La parola emergenza suscita di per sé un senso d’allarmismo: è urgente intervenire, qualcosa non procede nel verso giusto. A scuola.
Che siano gli studenti? Attrezzati di cellulare, Ipod e quant'altro, sembrano non riconoscere più l'oggetto-libro. O meglio, questo è ridotto a testo di studio, più o meno intonso a fine anno, da aprirsi solo in caso di interrogazioni e verifiche, di sicuro non vissuto come fonte di piacere.
Che siano i programmi? Incubi che tormentano: "siamo indietro col programma", bisogna finirli a tutti i costi, non c'è tempo per divagare, ne va della preparazione, e poi chi li sente i genitori?
Che siano i genitori? Così iperprotettivi, (onni)presenti, invadenti.
Che siano le aule? Spesso vecchie e squallide, altre volte insicure o inagibili finché qualcuno non si da pensiero del rischio sismico.
Che siano gli insegnanti? Già, mi sa che abbiamo colto nel segno. Non l'ha detto recentemente anche l'ex vicepremier Fini (ma che scuole ha frequentato l'onorevole?) che i nostri figli li affidiamo ad una massa di eversivi? Invece di insegnare e quindi anche insegnare a leggere, capita che educhino ad esprimere idee e a ragionare, che propongano e discutano l'attualità. E poi sono anche fannulloni. Eversivi e fannulloni. Mezza giornata libera e mesi di ferie! I nostri figli, così intelligenti e ricettivi, il più delle volte non sono compresi dai loro proff. Anzi, si prendono dei deficienti, solo per avere fatto qualche innocuo scherzetto ad un disabile!
Ministro, qual è l'emergenza? La motivazione non si trasmette tramite circolari.
E se nelle scuole arrivassero (gratis) tutti i libri dei vari premi letterari (e non solo quelli), a disposizione di insegnanti e alunni?
Intanto nuove norme e linee guida attendono studenti e insegnanti all'inizio del nuovo anno: si ripristina il tempo pieno alle elementari, si definisce quello che gli alunni dovranno "sapere" e "saper fare" al termine dell'Obbligo. Le competenze ruotano attorno a 4 grandi assi culturali: dei Linguaggi, Matematico, Scientifico-Tecnologico e Storico-Sociale. Insomma quello che dai giornali è stato definito il ritorno a grammatica e tabelline, unito al richiamo alla musica e alle opere d'arte. E poi, ripristino del giudizio di ammissione all'esame di III media e introduzione dell'obbligo fino a 16 anni. In sospeso per il momento il tanto temuto (dai ragazzi) e sospirato (da molti) ritorno agli esami di riparazione. Insieme all'eliminazione di tutor e portfolio, il ministro ha completato l'affossamento delle “tre I” (Inglese, Internet, Impresa) di morattiana memoria.
Provvedimenti condivisibili che pur lasciano l'impressione di non far riferimento ad un progetto complessivo, ad una riforma della scuola nel senso di laboratorio attivo e vitale, produttrice di saperi, valori e senso critico, garante della democrazia, oggi testimone e protagonista dell'interculturalità. Una scuola che non assista inerme all’abbandono di 19.000 studenti nel primo anno delle superiori, quando qualcuno aveva già ricordato che “La scuola ha un solo problema. I ragazzi che perde” (Lettera a una professoressa).
Così, ancora quest’anno, quello che di buono i ragazzi troveranno in classe sarà il lavoro compiuto in silenzio – quasi un miracolo quotidiano – di quanti, credendo nel proprio impegno, rifiutano di congelare il pessimismo nell’indifferenza. Anche quando ad essere urlata e ripresa con i cellulari è l’eccezione che suscita scalpore.
Ora vado, la campanella suona.
Buon anno scolastico a tutti!
(by Annacarla)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vi segnalo il blog didattico della professoressa Maria Luisa Necchi della scuola Media di Pontremoli.
http://icferrari.splinder.com/

Barbér Pompeo ha detto...

Ringraziamo per la segnalazione. Complimenti all'insegnante ed agli allievi.