sabato 31 maggio 2008

Un giorno vennero a prendere me...

(*)

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me
e non c'era rimasto nessuno a protestare
.
(Bertold Brecht/Martin Niemöller)

Gira parecchio nel web questo testo in questi giorni. Anche noi oggi contribuiamo, affinché qualcuno rimanga sveglio. Per protestare quel giorno ed anche prima di quel giorno.

(*) da un dipinto di Danilo Pinotti

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma è possibile che la storia non insegna mai niente? Tutto inizia con un coro di voci che chiedono in unisono ORDINE e PULIZIA e poi non sanno mai dove o quando smettere perché non può esserci fine.

Fino a ieri l'altro, all'estero, gli italiani erano i romeni, i marocchini e gli africani. E' possibile che dimenticare è così facile? Perché mai chi ha subìto si sente il dovere di infliggere? Cosa stiamo provando di proteggere?

E' possibile che un Papa si sente il dovere di laudare pubblicamente un governo che semina odio e che è la più corrotta d'Europa? E' possibile che i fedeli non capiscono che punire i deboli è una dei peccati più grave?

Perchè la grande collettività di solidarietà nazionale si sta nascondendo in questo momento così difficile?