i tuoi sentimenti, i tuoi pensieri.
Se non hai vissuto,
nulla uscirà dal tuo strumento.”
(Charlie Parker)
Un clarinetto “clair et honnête...”. Non è solo un gioco di parole ma propriamente una dichiarazione d’intenti, programmatica, che compare nella pagina web (*) di Nicola Orioli, musicista pontremolese che oggi vive sotto il cielo di Svizzera. La pagina è sobria ed essenziale ma contiene quattro piccole preziose tracce sonore della sua ricerca artistica. Brani di indefinibile purezza dove una energia fluida e spontanea provoca la nostra partecipazione, se non vera, almeno spirituale. E’ una sorpresa piacevolissima questa colonna sonora evocativa di ricordi ed empatiche suggestioni. Nicola è musicista la cui sensibilità è pari alla padronanza che egli ha dello strumento. Anzi, sembra tenere nascosta l’enorme fatica che occorre per concepire, modellare, eseguire e presentare, con ingannevole facilità, un mondo di sviluppi musicali inconsueti intrisi di emozioni, serena energia, ricerca e intimi sentimenti che non sono facilmente reperibili nella musica che ci invade la vita quotidiana. La sera del 2 agosto prossimo potremo ascoltare queste sue “24 Invenzioni” sotto il cielo di Pontremoli. Sarà un'occasione e un modo per riconciliarsi con la musica. A presto dunque, Nicola.
(*) http://www.myspace.com/nicolaoriolinvenzioni
2 commenti:
Le 24 Invenzioni Nicola le ha già proposte a Pontremoli il 28 Maggio 2005, nella splendida cornice del palazzo Dosi-Magnavacca, organizzato dalla Musica Cittadina (http://www.musicacittadina.it/banda/ConcertiDellaBanda.asp). E' stata una serata stupenda, ma come sempre il pubblico Pontremolese anziché gremire la sala ha pensato di rimanere a casa, peccato.
Quello che Nicola ci presenterà il 2 agosto è un suo nuovo progetto dal quale ha già riscosso un notevole successo in giro per il mondo.
Gentile anonimo, la ringrazio per la sua puntuale precisazione ed anche per il richiamo ad una maggior attenzione agli eventi proposti dalla Musica Cittadina.
Qualcuno disse che "La musica non è nulla se il pubblico è sordo". In realtà non siamo sordi. E' che troppi rumori, in apparenza suadenti, ci assillano e sciupano l'orecchio.
Cordialmente
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