sabato 24 novembre 2007

La città dei libri


"Chi è messo alle strette o ha il cielo o ha i libri" scriveva Erri De Luca in un libretto, autobiografico e denso, dal titolo "Altre prove di risposta".
Se le biblioteche della provincia di Massa Carrara sono - così risulta - le meno frequentate della regione è evidente che non ha trovato rifugio nei libri questo territorio e questa città tante volte ficcati in un angolo. E' stato dunque il cielo il suo orizzonte? Forse neppure quello. La via d'uscita è stata più spesso la fuga. Fuggire, scappare, emigrare, correre via.
Eppure.
Eppure, quando vedo che Ottavio, con un post tutto dedicato ad un piccolo grande direttore di biblioteca, riesce a stimolare i più numerosi e accorati commenti in questo piccolo blog; quando vedo che l'informale invito "magari potremo fare qualcosa..." di Sara - che saluto e ringrazio - sembra ridestare sopite emozioni negli ingannati amanti della biblioteca devastata; quando vedo che quella piccola grande proposta chiamata "libreria degli onesti", che ha portato per strada i libri con spirito non mercantile, ha destato tanto godimento e favore da divenire un'apprezzata consuetudine, allora qualche speranza riprende fiato. Sono dettagli che dovremmo gustare. Forse la "città del libro" non è stata solo un'inutile vanità a suggello di un Premio Bancarella vacuo e strumentale. Forse esiste davvero una città dei libri, pur timorosa e modesta ma non sopita. Come un brulichio di forze sbriciolate ma non disperse, che desiderano ricreare le proprie connessioni.

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