Buon Natale e felice anno nuovo,
a chi "vive il centro" e a chi sopravvive la periferia;
a chi non permette che la scipita vita di un paese estenuato gli sottragga sogni, slanci, ispirazioni;
a chi è legato da vincoli invisibili alle sue paure, insieme burattino e burattinaio;
a chi vedendo una nuvola ci vede dentro dei mostri;
a chi si costruisce muri che imprigionano la propria solitudine;
a chi, quando tutto gli crolla addosso, costruisce un nuovo castello con le macerie di quello precedente;
a chi non ha spento l'ira né stemperato il rancore per un post impertinente;
a chi lascia raffreddare il caffè offerto, per potersene lamentare;
a chi prima di addormentarsi riempie il libro di segnalibri e dorme poi col pensiero che al mattino possano tutti essere spariti;
a chi pensa che le parole siano innocui segni neri sulle pagine e non ne riconosce la potenza e la magia;
a chi vuole viaggiare e non si limita a lasciarsi trasportare;
a chi tiene lontani gli stranieri senza accorgersi che gli stranieri più vicini a sé sono il proprio cuore e il proprio cervello;
a quelli che sorridevano devotamente al bucaniere insigne, mentre lo disprezzavano in privato;
a chi si ritrova solo, dietro un sipario calato;
a chi ha fatto ricorso;
a chi giudica i ricorsi, a volte in 26 mesi, a volte in 5;
a quanti sanno essere cauti nella speranza ma sanno pure che l'essere scoraggiati è un lusso che non possiamo permetterci;
a chi cerca un parcheggio e a chi regola il traffico;
a chi ama il latino e a chi aspetta fuori sorseggiando un ponchino;
a chi si ostina a costruire con i figli relazioni che siano frammenti di felicità quotidiane e non frustrante zuffa fra generazioni diverse;
a chi pensa che in un mondo sordomuto di vite blindate, ogni incontro abbia il sapore di un miracolo;
a chi ha rallentato il passo - per stanchezza, tempi di vita o forse età - ma resta in sensibile ascolto di sogni da interpretare e storie da preservare in un blog.
Auguri a tutti da: Annacarla, Ottavio, Pompeo.
se volete, potete aggiungere i vostri auguri...
8 commenti:
Io mi auguro.
Mi auguro che tutti i pontremolesi che hanno un minimo di coscienza civica e sensibilità ecologica scioperino gli acquisti nell centro storico che 30 commercianti vorrebbero aperto al traffico nei giorni festivi.
Non prendete caffè nei bar delle piazze
non prendete paste e pasticcini
non comprate gioielli tabacchi tappeti orientali
chiodi viti armi
piatti e bicchieri
orologi e alimentari
televisori e bombole del gas
non fate polizze assicurative
non chiedete prestiti mutui in finanziarie
non andate a messa in duomo.
Astenetevi dallo sciopero solo da:
erboristeria di Nella
Palagi
Lane e fili di Angella Francesca
Rovistando
Erboristeria di Alessia
legatoria artigiana
tabacchino di Mario
Liberamente alimentari bio
bottega arcobaleno equo solidale.
Gli altri che vadano in malora!!
e auguri anche:
- a chi ancora crede che un giorno l'umiltà verrà su di noi, per aiutarci a capire quanto siamo diversi e lontani da quello che crediamo di essere;
- a chi "traffico chiuso ad ogni costo" e che non vuole riconoscere che tra "zero macchie e zero persone" e "trenta macchine e cento persone" forse è meglio "cento persone";
- a Annacarla, Ottavio e Pompeo che hanno il coraggio di gettare quel sassolino settimanale nell'acqua stagnante di una bella città abitata da troppe persone stagnanti;
- a chi si ostina a pensare che deve essere possibile vivere a Pontremoli senza dover necessariamente vivere da pontremolesi;
- a chi non fa regali di Natale perchè pensa e crede che "donare" sia qualcosa di diverso da "spendere";
- e infine a chi sente che il Natale non è musiche, vetrine, alberi e presepi ma un momento di riflessione (laica o religiosa non conta) su se stessi.
Firmato: L'Olandese volante
E' la prima volta che succede.
Il secondo commento di Mattia, offensivo e diffamatorio, non poteva restare ed è stato rimosso.
Questo è un invito a rispettare lo spirito del blog, mitigare i toni, frenare i nervi.
Cordialmente
Caro Pompeo,
anch’io come te sono un reduce e anch’io sono tornato a Pontremoli per RIaprire una bottega nel centro storico. Mi vedo quotidianamente costretto a lavorare in un contesto di grande degrado civile e culturale (non solo urbanistico) della nostra amata città.
La petizione contro la pedonalizzazione io non l’ho firmata (e ci mancherebbe altro: non me lo hanno neppure chiesto), però a non averla firmata siamo in parecchi, molti di più di quelli indicati da Mattia. Quest’estate l’associazione ALMA ha promosso un questionario distribuito in vari esercizi commerciali, (due schierati tendenzialmente pro e due contro la pedonalizzazione). Ebbene è risultato che dalle 250 schede compilate e firmate, oltre il 96% degli interpellati (tra cui residenti, turisti, commercianti, mamme, cittadini) si è dichiarato favorevole alla pedonalizzazione. Ora io mi domando: perché dovremmo farci condizionare da 29 starnazzanti individui che non accettano neanche di stare 2 giorni senza macchine in centro? Ci sono mai stati in qualche altro Centro Storico civile? Hanno mai letto qualche studio sui risultati a medio termine, commerciali e di afflusso turistico, relativi ai Centri Storici pedonalizzati? …per non parlare dell’aria che si respira (ricordo tra l’altro ai 4 bar che non si può guidare dopo aver bevuto… ma chi se ne fotte delle leggi e delle prescrizioni?) Perché l’amministrazione dovrebbe farsi (o si fa?) condizionare da un così esiguo numero di persone?
Una foresta che cresce fa meno rumore di un albero che cade, ma dipende cosa preferiamo ascoltare.
E’ vero: 29 firmatari rappresentano una percentuale alta fra i commercianti, ma continuando con questa mentalità gli esercizi aperti saranno sempre meno, quelli che non vorranno cambiare le cose diverranno il 100% perché rimarranno solo loro.
Caro Pompeo,
anch’io come te sono un reduce e anch’io sono tornato a Pontremoli per RIaprire una bottega nel centro storico. Mi vedo quotidianamente costretto a lavorare in un contesto di grande degrado civile e culturale (non solo urbanistico) della nostra amata città.
La petizione contro la pedonalizzazione io non l’ho firmata (e ci mancherebbe altro: non me lo hanno neppure chiesto), però a non averla firmata siamo in parecchi, molti di più di quelli indicati da Mattia. Quest’estate l’associazione ALMA ha promosso un questionario distribuito in vari esercizi commerciali, (due schierati tendenzialmente pro e due contro la pedonalizzazione). Ebbene è risultato che dalle 250 schede compilate e firmate, oltre il 96% degli interpellati (tra cui residenti, turisti, commercianti, mamme, cittadini) si è dichiarato favorevole alla pedonalizzazione. Ora io mi domando: perché dovremmo farci condizionare da 29 starnazzanti individui che non accettano neanche di stare 2 giorni senza macchine in centro? Ci sono mai stati in qualche altro Centro Storico civile? Hanno mai letto qualche studio sui risultati a medio termine, commerciali e di afflusso turistico, relativi ai Centri Storici pedonalizzati? …per non parlare dell’aria che si respira (ricordo tra l’altro ai 4 bar che non si può guidare dopo aver bevuto… ma chi se ne fotte delle leggi e delle prescrizioni?) Perché l’amministrazione dovrebbe farsi (o si fa?) condizionare da un così esiguo numero di persone?
Una foresta che cresce fa meno rumore di un albero che cade, ma dipende cosa preferiamo ascoltare.
E’ vero: 29 firmatari rappresentano una percentuale alta fra i commercianti, ma continuando con questa mentalità gli esercizi aperti saranno sempre meno, quelli che non vorranno cambiare le cose diverranno il 100% perché rimarranno solo loro.
La censura è una brutta reputazione per un blog!!
Offese gravi non mi pare di averne fatte,per quanto riguarda la diffamazione poi bisognerebbe aver detto delle falsità,e questo proprio è FALSO!!!
Ribadisco che dire che se ci sono le macchine c'è anche la gente è un'affermazione quantomeno BISLACCA(questo si può dire?).
Auguri a tutti,meno ai 30!!
Ho riletto il commento accantonato. E’ vero, il tono era offensivo e ingiurioso più che diffamatorio. Anche così interpretato, non poteva restare. Mi spiace, Mattia, ma la responsabilità del titolare di un blog su quanto vi viene pubblicato è – anche se la questione è controversa – pari a quella di un direttore di giornale. La mia è un’assunzione di responsabilità. Non c’è censura sulle idee, le opinioni, le convinzioni, i sentimenti, quando il rispetto e la correttezza ne caratterizzano l’espressione.Il rispetto delle idee degli altri è la premessa affinché anche le nostre vengano rispettate di rimando.
Un cordiale augurio.
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