sabato 15 dicembre 2007

Quattro passi in libreria


"Un libro deve essere l'ascia adatta al mare ghiacciato che c'è dentro di noi"
F. Kafka
Sottrarsi non si può! Il regalo di Natale è l' inevitabile tributo che paghiamo per non sentirci esclusi dal rituale dello scambio e dell'augurio, è l'affermazione che non ammette l'esclusione, è un'ansia che ti opprime fino a quando non hai incartato l'ultimo pacchetto. Possiamo cavarcela senza dissanguarci, senza sensi di colpa per gli sprechi, anzi con la convinzione di aver svolto un compito impegnativo in modo intelligente? Certo che sì. Con un libro. C'è un libro per tutti. Vogliamo provare?
Per chi legge solo la sera, magari a letto, perché il giorno ha mille impegni da rispettare, un romanzo breve come una notte: "Mal di pietre" di Milena Agus, ed. Nottetempo. Bello già dalla citazione iniziale "se io non ti incontrerò mai, fa' che almeno senta la tua mancanza", è la storia di una nonna un po' pazza e molto sognatrice (tranquilli, niente a che vedere con "Va' dove ti porta il cuore").
Per chi dice che gli zingari sono sporchi, ladri e rapiscono i bambini. Forse alla fine del romanzo guarderà con occhi diversi quel bimbo rom che chiede l'elemosina. "Zoli. Storia di una zingara", di Colum McCann, la vita di una donna che ha attraversato le tragedie di un secolo, vittima del male e dell'indifferenza, condannata al silenzio perché gli zingari non hanno voce e, se la tirano fuori, poi ne subiscono le conseguenze.
Per chi paga salato lo psicanalista per liberarsi delle sue paure, "Lettino" di Martha Medeiros, ed. Cavallo di ferro. Costa molto meno di una seduta, è molto più divertente e terapeutico; forse non ti libererà dalle paure ma ti strapperà un sorriso e ti darà un po' di coraggio per affrontarle.
Per chi ha le idee confuse sugli adolescenti, un romanzo che gliele confonderà ancor di più,"Il gioco dell'impiccato" di Imma Turbau, ed. Castelvecchi. Comunque sfaterà il mito (per chi ancora ci crede) dell'innocenza dei ragazzi, che sono capaci di passioni e violenze come gli adulti e purtroppo hanno meno strumenti per gestirle senza lasciarsene sopraffare.
Per chi non ammette una lista senza un giallo, "I casi dimenticati" di Kate Atkinson, Einaudi. Definirlo giallo è però restrittivo: tre casi giudiziari di cui sono protagoniste tre donne, casi insoluti, non dimenticati , intrecciati, risolti dopo tanti anni, quasi per caso, quel caso che tanta parte ha nel destino delle persone, ma non in queste morti che casuali certo non sono.
Per chi ha un figlio che non legge ( ma anche per chi ama le favole), "La principessa sposa" di William Goldman, ed. Marcos Y Marcos. Se non c'è il libro perfetto per appassionare alla lettura, allora lo si scrive. L'importante è il risultato, ottenuto con racconti di duelli, veleni, amore, odio, tutto condito con romanticismo e ironia.
Per chi vuole una cura infallibile per ogni malattia, "Libroterapia" di Miro Silvera, ed. Salani.Un viaggio nel mondo infinito dei libri, perché " i libri curano l'anima". Non è un romanzo, ma il ricettario di un "libroterapeuta", convinto che i libri curino ogni male, compreso il male di vivere. Unico effetto collaterale: possono dare assuefazione.
E poiché io sono ormai irrimediabilmente assuefatta, mi piacerebbe che qualcuno condividesse con me le sue letture, con suggerimenti e consigli.
La lista può continuare. Se volete, continua.

(by Annacarla)

4 commenti:

Unknown ha detto...

E' appena uscito al cinema "L'amore ai tempi del colera".
L'ho letto anni fà,e quindi mi ricordo poco,
i libri andrebbero riletti almeno tre volte.
Mi ha lasciato però una gradevole sensazione,ne consiglio la lettura,come di qualsiasi opera di Marquez vi capiti tra le mani.

Anonimo ha detto...

Ciao Amici della barberia,
se potessi regalare dei libri per questo Natale sceglierei dei libri datati perchè dentro al libro ci sarebbe qualcosa di me.
1) "La Fattoria degli animali" di George Orwell un libro che mantiene la sua attualità nell'italia attuale; i potenti visti come maiali sono un immagine di rara potenza.
2) "La raccolta di Asterix" di Goscinny e Uderzo perchè amo questo modo tutto francese di rappresentare la storia.
3) "Alta fedeltà" di Nick Hornby perchè lo ho letto a militare e la storia di questo eterno ragazzo che elencava le cinque cose più importanti delle varie fasi della sua vita mi alzava il morale nelle notti del centralino del CISAM.

Potrebbe continuare, ma adesso tocca a qualcun'altro.

Auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo a tutta la barberia ed ai visitatori.

Antonio

Passo della Cisa ha detto...

Ho regalato alla mia fidanzata (in realtà ho cominciato con il leggerlo io!) "L'anima e il suo destino" di Vito Mancuso.
Una boccata di ossigeno in questi tempi in cui i "profeti di sventura" e i timorosi del mondo dilagano comminando scomuniche, denunciando apostasie, riportando in auge il creazionismo, soffocando i nostri auspici che almeno il trascendente sia per gli uomini di questi tempi duri fonte di speranza e felicità.
Buon Natale anche da parte mia.
Davide-Passo della Cisa.

Annacarla ha detto...

Aldilà delle gradite segnalazioni, mi ha colpito ciò che le accomuna, pur nella differenza delle proposte. Il libro a Mattia "ha lasciato una gradevole sensazione", ad Antonio "alzava il morale nelle notti di centralino", per Davide è "una boccata di ossigeno". Cos'altro potrebbe regalare così belle sensazioni ai membri di quella società semiclandestina di lettori sempre immersi in qualche pagina e in perenne stato di grazia?
Ha ragione Davide:i libri andrebbero letti almeno 3 volte, ripresi dagli scaffali polverosi e rivisitati, come un luogo che ci ha fatto sognare: solo sui libri e sulle bottiglie di vino la polvere è nobile.