La mail di Franco, che pubblico di seguito, è di quelle confortanti. E' la proposta di una nuova avventura per tutti coloro che non vogliono annegare nella panna. Uno sbattimento senza fatica. Ci apparecchia il tavolo, ci lascia la scelta del menù. L'invito è accettato. Grazie Franco.
Il decesso per NOIA è una delle peggiori morti che uno possa subire. Non tanto per il dolore lancinante nei momenti finali, ma per il suo lungo percorso di degenza. Rende le persone abuliche, astiose ed indifferenti. La sua contagiosità fa di esso una patologia estremamente difficile da delimitare. Territori colpiti da un'epidemia, spesso risentono delle conseguenza per decenni. L'antidoto spesso somministrato si chiama ATTESA, ma questo farmaco illude, logora e spesso alimenta il malessere che dovrebbe curare. Sovente si cerca una soluzione, ingerendo sedativi come TELEVISIONE, con risultati disastrosi per la lucidità mentale dell'individuo.
Il progetto che vorrei mettere in piedi consiste nella creazione di una specie di "associazione anonima", dove le persone coinvolte non si conoscono e non si frequentano, ma sostengono insieme la creazione di eventi culturali sul territorio. Non c'è bisogno di conoscerci, condividere le medesime idee e non serve nemmeno avere reciproca stima. Serve soltanto la volontà di fare e qualche euro per acquistare il biglietto di alcune delle iniziative. Con un buon numero di persone, non c'è limite alle cose che si possono realizzare. Questa "associazione anonima" non pretende di trovare una cura per il nostro territorio, ma perlomeno rendere il decesso per noia più dolce. Se non altro per quelli che desiderano un'alternativa.
Molti di voi hanno partecipato alla serata svolta a Pontremoli il 3 agosto. Vorrei che quella serata fosse la prima di una lunga serie di eventi creati "dal basso". Iniziative realizzate dal nulla grazie alla partecipazione di molte persone, semplicemente acquistando il biglietto d'ingresso in anticipo. Per fare questo, abbiamo bisogno di una rete di comunicazione efficace.
Ci sono tre modi per organizzare eventi:
1) Aspettare che le istituzioni offrano uno spettacolo
2) Aspettare che qualcuno rischi il proprio denaro per organizzare un evento
3) Organizzarsi e autofinanziare le proprie serate
Avendo provato le tre modalità in prima persona, la terza soluzione è di gran lunga quella migliore perché limita i rischi economici, elimina l'attesa, stimola la creatività e rende tutti partecipi. Questa mail è un invito a tutti quelli che non hanno voglia di attendere e illudersi che qualcosa possa cambiare dall'esterno. Prima di metterci al lavoro per altre serate, vorrei consolidare ed aumentare il numero di persone coinvolte in questo progetto. Se qualcuno è interessato a fare parte di una lista di persone che verranno contattate con proposte di eventi culturali da autofinanziare, scriva una mail a francobeccari69@gmail.com per aderire. Chiunque voglia ulteriori informazioni o chiarimenti, non esiti a scrivermi. Una volta consolidata la "mailing list", non ci saranno più giri di email, ma soltanto proposte fatte direttamente agli iscritti. Chi non vuole partecipare non verrà più disturbato. Spero in breve tempo di avere molti altri "soci" in questa "associazione invisibile".
A presto
Franco
3.8.08 foto Walter Massari
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