sabato 25 aprile 2009

Il giorno del vero sentire



Lettere sui giornali zero
Scritte sui muri le banalità dei soliti balordi
Partiti fantasma
Partiti fantoccio
Assemblee latitanti
Camminare a testa bassa
Incontrarsi meglio privatamente
Opinioni personali delegate al capo lista
Opinioni personali delegate al capo bastone
Opinioni personali delegate al parroco
Tintinnare di bicchieri quello sì
Oggi è il 25 aprile. Festa della Liberazione, seme di libertà.

Progetti meglio di no
Il cambiamento fa paura
Chi lo osa va frenato
Chiuso il Palazzo
Dentro sonnolenze assenze e asti
Fastidio per il nuovo
Fastidio per il diverso
Argomenti di discussione lasciamo perdere
Venti di novità né scirocco né tramontana
Diritti interpretati come favori
Favori interpretati come diritti
Oggi è il 25 aprile. Festa della Liberazione, radice di democrazia.

Polemiche tante
Proposte zero
Piazze deserte
Cinema vuoti
Mostre ignorate
Volti nuovi mi faccia il piacere
Cultura snobbata
Isolamento per chi non è del giro
Posizioni generiche ché si potrebbe avere bisogno di tutti
Vai avanti tu che ti sto a guardare a luce spenta da dietro le persiane
Oggi è il 25 aprile. Festa della Liberazione, germoglio di partecipazione.

(A Facio e ai pontremolesi – di nascita o disperatamente di passaggio – che versarono sangue e spesero il meglio di sè per consegnarci una società libera, democratica e partecipata)
(by Ottavio)

5 commenti:

Unknown ha detto...

Mi piace questo post,
bisognerebbe poi passare ai fatti,
ma questo è mooolto più diicile.

Walter ha detto...

Già...bisognerebbe passare ai fatti. O forse occorrerebbe che i fatti passassero!!! Giovanna D'Arco, Nico Gori, Didone ed Enea, Mustafa Raza, cena indiana, cena marocchina...Ayazma Ghetto Kurdo, visite guidate in Lunigiana, feste di quartiere, corso di cucina multietnica, corso di fotografia per bambini di tutte le nazionalità...e chissà quante ne scordo. Non le ho fatte io, ma ho partecipato attivamente. Risultato: mal di pancia. Occorre un permesso, occorre una licenza, occorre il benestare, occorre un saluto, occorre non fare troppa confusione, occorre reverenza, e poi fai la penitenza....
Grande Ottavio. Hai scritto quello che tutti pensano a Pontremoli e nessuno ha il coraggio di dire. Nessuna reverenza, nessuna penitenza...occorre RESISTENZA!!! Di nuovo ed anche verso chi pensavamo fosse nostro amico.

john brown ha detto...

..purtroppo non è mica vero che a pontremoli tutti (lo) pensino..e capita ulteriormente,che pure quelli che ne parlano,il più delle volte non ci credano..

el picador ha detto...

un post molto (troppo) pontremolese, nel senso "peggiore" e del termine (quello pessimista e lamentoso): in sintesi, tutto va male, i cittadini sono oppressi e inascoltati, la cultura è morta o elitaria, nessuno prende iniziatve e chi lo fa viene ostacolato dal "palazzo". Insomma, come al solito è meglio rifugiarsi in un passato eroico/mitizzato che tiriamo fuori dall'armadio una volta l'anno come una bandiera polverosa.
La verità è che, come dice Ottavio, chi ci ha preceduto ha versato sangue e ha speso il meglio di sè per difendere ciò in cui credeva e conquistare un futuro migliore. Noi siamo disposti a fare lo stesso?

Ottavio ha detto...

Gentile Picador,
grazie al cielo a nessuno Sotto il Cielo di Pontremoli è chiesto di dare versare il sangue, se non al centro trasfusionale, per fare del bene a tutti.
Semplicemente è chiesto a ognuno di noi di essere più consapevole delle libertà e delle opportunità che sembrano non essere più colte, soffocate come sono da timori e riverenze che rafforzano piuttosto un modo strabico di vivere le dinamiche sociali.

Un post troppo pessimista e lamentoso? Rifugiato nel passato? Forse che sì, forse che no. Dipende. Il dibattito è aperto. I canali sono i soliti. Fatevi avanti e dite la vostra.